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Riapre la chiesetta di Marzamemi
Sembra imminente la riapertura di un piccolo gioiello monumentale: la chiesetta di Piazza regina Margherita a Marzamemi, già parte del complesso della Tonnara Nicolaci-Villadorata. Grazie alla sinergia tra la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Siracusa nella persona del Soprintendente Salvatore Martinez e della dirigente Alessandra Ministeri con il Comune di Pachino guidato dalla sindaca Carmela Petralito, si stanno ultimando i lavori di sistemazione dell'edificio.

L’occasione appare ancora più ghiotta se si considera che la chiesetta, abbandonata per decenni, priva del tetto ed usata come pollaio, era stata qualche tempo fa oggetto di restauro, ma mai riaperta. Ci auguriamo che diventi luogo di esposizione e che apra i battenti per offrire agli occhi del pubblico un rarissimo tesoro: i reperti in marmo recuperati da uno dei relitti naufragati al largo di Marzamemi (il cosiddetto Marzamemi II identificato per la prima volta nel 1959 dall’archeologo subacqueo Gerard Kapitän e da Pier Nicola Gargallo).

Beni Culturali Standard (BCS)
Si tratta di un carico di alcune lastre decorate in marmo bianco, colonnine e capitelli che, come in un pacco dell’IKEA, viaggiavano già smontate in blocchi dal Mediterraneo orientale, dove erano state realizzate, fino alla sede definitiva: forse una chiesa del Nord Africa o più probabilmente dell’Italia, intorno al VI secolo d.C. In particolare, molti frammenti appartengono ad un ambone, una specie di altare rialzato, smontato in elementi, ma ci sono frammenti di plutei, le transenne che isolavano il presbiterio, e molti capitelli, fusti di colonne e basi.

Ricostruzione dell'ambone
Beni Culturali Standard (BCS)
Per saperne di più: Il relitto della Chiesa di Marmamemi (pdf)
Sarebbe un'occasione di ri-partenza per la valorizzazione del ricco, unico e raro patrimonio archeologico e monumentale della nostra area che potrebbe costituire, accanto alla sua ricchezza paesaggistica e culturale, un fattore di attrazione per i visitatori che sempre più numerosi vengono a visitare il nostro territorio.
F.T.
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